LA DOPPIA POTATURA MECCANICA POSTICIPA LA MATURAZIONE DELL’UVA E LIMITA GLI ECCESSI PRODUTTIVI
06/08/19
Prove triennali condotte su Sangiovese nelle Marche dalle Università di Ancona e di Perugia hanno permesso di verificare i positivi effetti di una doppia potatura meccanica, invernale con rifinitura tardiva primaverile.
Le prove sono state effettuate sul cordone speronato, con un intervento di pre-potatura invernale tagliando a 0,4 cm sopra il cordone e ad aprile-maggio è seguita una rifinitura.
Questa tecnica, particolarmente consigliata su vigneti molto produttivi, dove può anche sostituire il diradamento dei grappoli evitando un aggrazio dei costi, modifica il decorso della maturazione delle uve, con grappoli che risultano più piccoli, meno compatti e quindi meno soggetti ad attacchi della botrite e del marciume.
Altri obiettivi raggiungibili, oltre alla limitazione delle rese, è l’aumento della concentrazione fenolica delle bacche e dell’acidità, fattori che hanno come conseguenza positiva la stabilità microbiologica e la maggiore longevità del vino.
Le prove sono state effettuate sul cordone speronato, con un intervento di pre-potatura invernale tagliando a 0,4 cm sopra il cordone e ad aprile-maggio è seguita una rifinitura.
Questa tecnica, particolarmente consigliata su vigneti molto produttivi, dove può anche sostituire il diradamento dei grappoli evitando un aggrazio dei costi, modifica il decorso della maturazione delle uve, con grappoli che risultano più piccoli, meno compatti e quindi meno soggetti ad attacchi della botrite e del marciume.
Altri obiettivi raggiungibili, oltre alla limitazione delle rese, è l’aumento della concentrazione fenolica delle bacche e dell’acidità, fattori che hanno come conseguenza positiva la stabilità microbiologica e la maggiore longevità del vino.